Aumentano gli incidenti durante il tempo libero

Questo esempio di incidente non è così improbabile. La maggior parte delle persone si infortuna durante il tempo libero, poiché gli incidenti non professionali sono sempre più frequenti dal 1985. Gli sport, in particolare gli sport invernali e i giochi con la palla, sono in cima all’elenco delle attività che causano incidenti. Lo sport e il gioco sono responsabili di circa il 34% degli infortuni non professionali. Queste attività del tempo libero causano anche i maggiori costi per gli assicuratori e talvolta gravi conseguenze per le persone infortunate.
Reto Berger è stato colpito. Ha avuto un incidente mentre faceva sport e questo è anche stato classificato come la prima causa di incidente nelle statistiche sugli infortuni: inciampare, scivolare o cadere. Poiché Reto lavora in ufficio, sarà assente dal lavoro per almeno qualche giorno. Reto inizialmente soffre di dolore a causa della frattura alla caviglia e i suoi movimenti saranno limitati per alcune settimane. Il suo datore di lavoro gli suggerisce di lavorare temporaneamente da casa. Questo a vantaggio sia della guarigione di Reto sia dell’azienda. Tuttavia, questo non sarebbe possibile in un lavoro che richiede uno sforzo fisico maggiore.

L’incidenza degli infortuni rimane costante

Ma Reto avrebbe potuto avere un altro incidente nel tempo libero. La seconda causa più comune di infortuni non professionali è la permanenza in casa (28%). Gli potrebbe essere successo qualcosa durante una semplice passeggiata: il 21% degli infortuni non professionali avviene su suolo pubblico. Questa distribuzione percentuale è rimasta abbastanza costante negli ultimi anni. Il numero di infortuni nel tempo libero è in crescita. Nel 2022 ne sono stati registrati circa 600 000 in Svizzera.
Gli infortuni sul lavoro e nel tempo libero sono addirittura aumentati del 9.5% rispetto all’anno precedente. Ma anche qui c’è un piccolo segnale: nel 2022, questa crescita in Svizzera è dovuta principalmente all’interruzione delle misure contro il coronavirus, alle temperature superiori alla media e al calo della disoccupazione. Anche Reto è stato attirato in montagna dal bel tempo.

Inciampare, scivolare, cadere – al primo posto anche sul lavoro

Ma le persone non si infortunano solo nel tempo libero. Le statistiche sugli infortuni registrano circa 290 000 infortuni sul lavoro ogni anno. Anche in questo caso, inciampare, scivolare o cadere è la prima causa di infortunio – questo vale per un infortunio sul lavoro su quattro. In Svizzera, si tratta di 70 000 persone all’anno. Le scale si rivelano particolarmente insidiose. Circa il 25% delle persone che hanno un infortunio sul lavoro sono colpite da un oggetto. Gli oggetti sono solitamente piccoli e danneggiano principalmente gli occhi: i corpi estranei come polvere, schegge, liquidi e trucioli sono le cause più comuni. Al terzo posto troviamo l’essere punti, tagliati e graffiati con il 20% dei casi.
Tuttavia, le misure di prevenzione degli infortuni stanno avendo effetto positivo. Infatti, il numero di infortuni sul lavoro si è ridotto significativamente tra il 1985 e il 2005. Solo dal 2005 si è registrato un nuovo leggero aumento.

Sensibilizzare sui pericoli quotidiani

Spesso sono le situazioni quotidiane a essere pericolose. E in questo caso il termine «prevenzione» non è solo una parola d’ordine. È stato dimostrato che le misure di prevenzione hanno un effetto a medio e lungo termine. È importante che anche questi infortuni, apparentemente banali e che si verificano nei settori più disparati, vengano citati in modo specifico.
La prevenzione non solo può evitare sofferenze e dolori, ma ha anche un impatto positivo sulle aziende. Questo include principalmente una maggiore consapevolezza dei rischi e il miglioramento delle misure di sicurezza. Anche i corsi di formazione e i workshop possono contribuire ad aumentare la consapevolezza dei rischi per la sicurezza e la salute. Tuttavia, l’attenzione si concentra anche sul rafforzamento e sulla responsabilizzazione di ciascun individuo, poiché la consapevolezza è il primo passo verso la prevenzione degli infortuni.

Quindi Reto avrebbe fatto meglio a rimanere a casa nel fine settimana? Ovviamente no! Reto ha perseguito un hobby che gli dà il perfetto equilibrio con la sua vita lavorativa quotidiana. Ciò gli ha permesso di riprendersi bene. Tuttavia, se avesse indossato calzature migliori e si fosse concentrato meglio sul sentiero nel bosco buio, l’infortunio avrebbe potuto essere evitato.